Nome di battaglia "Scaviaron".
Militò nella 62.a brigata Camicie rosse Garibaldi e operò sullʼAppennino tosco-emiliano.
Partecipò ad azioni di sabotaggio e svolse mansioni di collegamento tra Pianoro e Bologna.
Nella sua casa vennero nascoste le armi destinate ai partigiani di Pianoro; per questo subì tre perquisizioni.
Sfuggito ad un rastrellamento, venne ferito.
Riconosciuto partigiano con il grado di sottotenente dal 2.3.1944 alla Liberazione.